IL CICLOCROSS

Ti stai domandando che cosa sia il Ciclocross? In questo articolo te lo spiegheremo.

Io durante la mia prima gara di Ciclocross
Io durante la mia prima gara di Ciclocross

Il Ciclocross è una disciplina invernale che consiste in gare su un tracciato campestre a bordo di bici di derivazione stradale adattate al fuoristrada. 

Il Ciclocross è noto anche come “Cross” o CX. I percorsi prevedono curve a gomito, discese ripide e ostacoli artificiali o naturali da superare sollevando la bici. Si tratta di uno sport largamente diffuso che ha avuto origine in Europa nei primi del ‘900.

 

L’origine della disciplina

 

Una foto che ritrae una gara del 1915

Il Ciclocross nasce nei primi del ‘900 in Francia, dall’esigenza dei corridori di trovare un’alternativa al ciclismo su strada durante il periodo invernale, quando il clima era troppo rigido per allenarsi e gareggiare a lungo.
Infatti il vestiario dell’epoca non offriva una buona protezione dal freddo costringendo gli atleti a sospendere l’attività. Ecco dunque che nacquero le prime competizioni di corsa ciclo-campestre in cui gli stradisti pedalavano su percorsi che attraversavano le campagne. Staccionate, guadi, prati e boschi: ogni percorso era unico e le condizioni di fango e neve mettevano a dura prova le abilità di guida e la resistenza degli atleti.

In breve tempo dalla Francia il Ciclocross si diffuse in molti paesi europei ricavandosi una nicchia via via sempre più ampia nel mondo del ciclismo. Alcuni atleti ne divennero dei professionisti. Di pari passo anche le bici iniziarono a subire degli adattamenti come freni in grado di evacuare il fango e coperture tacchettate per garantire maggiore trazione su terreni viscidi.

foto di un momento della gara di Legnago 4 dicembre 2022
Una gara di ciclocross locale a cui ho partecipato

Le gare

Una tipica gara di ciclocross si svolge su un tracciato della lunghezza variabile di 2-3 km. Come tipologia di gara ha molto in comune con le criterium (competizioni ciclistiche a giri che si svolgono su tracciati urbani di breve lunghezza). La location della gara può essere un prato, un parco pubblico o addirittura una spiaggia.
Non si esclude poi la presenza di ostacoli di vario genere da superare come salite, scalinate o 2 barriere di 40 cm d’altezza poste di seguito. Pertanto durante una gara vi saranno tratti in cui sarà necessario scendere dalla bici e proseguire a piedi. Inoltre le curve molto chiuse abbondano.

alla partenza della gara
Alla partenza della gara

La partenza avviene a blocchi ed è molto frenetica, quindi possono capitare facilmente degli incidenti proprio nei primi metri.
La gara a seconda della categoria e del livello professionale può durare fino a 60 minuti.
Dal momento che si tratta di uno sport molto dinamico, in cui scontri e guasti sono la norma, sono disponibili dei box nei quali gli atleti possono effettuare il cambio bici durante la gara.
Per esempio uno dei problemi principali che porta gli atleti a sostituire la bici in corso gara è il fango, che nei casi più estremi può arrivare a bloccare la trasmissione e le ruote. Ma anche la rottura di un componente in seguito a una caduta o una foratura improvvisa possono richiedere una visita ai box. Infatti avere una bici sostitutiva può evitare la squalificazione per abbandono.

foto van rysel rcx
La Van Rysel Rcx di un amico dopo aver guidato sul fango

 

Perché il ciclocross?

 

Il ciclocross è una disciplina divertente e masochistica al tempo stesso in cui possiamo mettere alla prova le nostre abilità di guida nel fuoristrada a bordo di biciclette di derivazione stradale. Infatti una bici da ciclocross e una bici da strada sono quasi sovrapponibili se consideriamo i tratti che le accomunano: un telaio rigido e un manubrio a presa bassa che ottimizzano l’aerodinamica. Inoltre molte componenti come trasmissione e ruote spesso sono gli stessi utilizzati sulle bici da strada. Persino nel ciclocross l’uso di componenti leggeri in carbonio abbonda e quindi spesso i pesi sono molto vicini se paragonati con una bici da strada.

Per le gomme invece la situazione è leggermente diversa nonostante si sia mantenuta una sezione piuttosto ristretta. Il regolamento UCI ammette solo pneumatici con larghezza massima di 33 mm.

Ma possiamo osservare come le caratteristiche che contraddistinguono le bici da ciclocross siano rimaste inalterate per oltre un secolo, nel rispetto della tradizione stradista da cui si sono originate. Se un tempo i corridori avevano solo una bici con cui gareggiavano su strada, non ci deve sembrare così bizzarro che la usassero anche per partecipare a queste gare campestri durante il periodo invernale.

Sebbene le origini di questo sport vedano l’uso di mezzi stradali fuori dal loro contesto, è altrettanto vero che al giorno d’oggi sarebbe difficile concepire l’uso di una BDC moderna in un circuito da Cross. 

Infatti le BDC attuali sono sviluppate per garantire il massimo della prestazione su strada mentre quelle da ciclocross per garantire la migliore efficienza sui circuiti dedicati alla disciplina. 

Un’altra prerogativa delle bici da ciclocross che le differenzia dalle bici stradali e dalle neonate gravel è la larghezza del triangolo centrale del telaio.
Questo è stato mantenuto volutamente molto ampio per agevolare il trasporto in spalla durante le fasi di “portage”. Provate a trasportare una bici da ciclocross e una da strada in spalla, noterete che con quest’ultima le cose potrebbero essere leggermente più difficoltose.

portage su una salita
A sinistra io durante una fase di portage in gara

Il ciclocross ha ancora senso al giorno d’oggi?

 

E’ quindi legittimo domandarsi a cosa serva continuare a gareggiare a bordo di bici concettualmente al limite delle loro possibilità per i terreni sui quali vengono usate. Infatti nonostante le molteplici migliorie, le bici da ciclocross rimangono molto inefficienti se paragonate a delle MTB da Cross Country.
Credo che la risposta a questa domanda sia da ricercarsi nell’emozione che questo sport trasmette e nel rispetto che ancora molti patiti portano nei confronti della sua tradizione. 

Per paesi come il Belgio per esempio, il ciclocross è addirittura uno sport nazionale e ne vanno davvero matti. Ma possiamo anche capire gli scettici e i non-amanti del dolore. Perché diciamolo, è una disciplina particolare: curve a gomito, ruote che scavano nel fango, corse a bici in spalla, ostacoli e tutto questo da ripetere per più giri. Sicuramente non fa per tutti.

Molti atleti però scelgono ancora il ciclocross per allenarsi durante i mesi freddi quando le ore di luce sono poche e le temperature troppo basse per restare a lungo all’aperto.
Infatti con 1h di Ciclocross si consumano tantissime energie, il cuore lavora sempre a battiti molto alti e si è quasi sempre in fase anaerobica. Oltre a ciò, guidare su terreni viscidi permette di allenare e migliorare la sensibilità e i riflessi. Il cross è uno sport di resistenza, fisica e mentale.

A fine gara sei stanco ma felice

Personalmente non sono un patito del ciclismo su strada, ma la prima volta che ho visto una bici simile guidata in una pista infangata mi è scattato qualcosa in testa e ho voluto subito saperne di più.

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