6 CATTIVI CONSIGLI PER UN NEOFITA

Sei un neofita che si approccia alla mountain bike? ecco sei cattivi consigli da cui stare in guardia.

 
 
Immagine dei Rolling Bears che provano la Ducati Thok
Demo Ducati THOK

Chi si avvicina alla MTB lo fa con varie esigenze, aspettative e magari con con poche nozioni al riguardo.
Alcuni per esempio lo fanno perché vogliono uscire in bicicletta in mezzo alla natura, altri ispirati dall’amico che già pratica questa fantastica disciplina e poi altri, che avendo visto un bel video, si sono entusiasmati.

Salto in MTB
Vedere i “Pro” o chi comunque sa fare bei gesti atletici è sempre un forte stimolo.


E’ però facile andare in confusione quando ci avviciniamo a questo nuovo mondo fatto di numeri, standard e una marea di termini tecnici.
Quando si acquista una bici da mountain bike per la prima volta le cose da sapere sono tante e l’esperienza potrebbe essere troppo poca. Quindi per evitare alcuni errori vi consigliamo di stare bene in guardia dai seguenti  6 “cattivi consigli”.

 1) Non è il mezzo ma il rider”

 
Cube Stereo 120
MTB Trail/Downcountry montata al TOP, il rider molto meno
 

Questa affermazione vale soltanto per coloro che vanno in fuoristrada da anni e hanno accumulato un bel po’ di esperienza. Invece per chiunque si approcci al mondo del fuoristrada per la prima volta forse sarebbe più indicato prima documentarsi sulle categorie di bici esistenti e sulle loro destinazioni d’uso. Infatti dire MTB è troppo riduttivo, negli anni ’90 quando la disciplina era gli albori era così, ma al giorno d’oggi esistono biciclette adatte ad ogni disciplina: dal cross country/marathon, al trail/all mountain, passando per l’ enduro/freeride, fino al Downhill.
Per ognuna di queste discipline esistono bici con caratteristiche e componenti specifici. Dunque dire semplicemente “voglio una mountain bike” è quanto di più generico si possa sentire.

Il nostro consiglio è quello di cercare di capire cosa si intenda fare con la bici e orientare la scelta dell’acquisto sulla categoria più indicata.

 

 2) “Se non te ne intendi compra il nuovo”

MTB economica
La Pininfarina è una delle biciclette più famigerate in Italia ma di certo non proprio il miglior mezzo con cui andare sui Sentieri Alpini

È un consiglio che si sente spesso, in alcuni casi quando il budget lo consente e il nuovo “rider” è estremamente motivato può essere valido, ma le MTB, indipendentemente dalla disciplina, possono prevedere dei costi di “avvio” alla pratica estremamente alti. Per esempio una bici nuova “entry level” con una trasmissione dotata di frizione, sospensioni accettabili, freni a disco idraulici e reggisella telescopico costa ben oltre i 1000 euro.
Bisogna aggiungere poi i costi per il vestiario e le protezioni che non sono indifferenti.
Un casco e un pantaloncino/salopette dotato di fondello sono il “minimo tecnico”.
Ma bisognerebbe tenere in considerazione il fatto che le scarpe ed altre protezioni come ginocchiere, gomitiere e armature/paraschiena sono fondamentali per garantire la sicurezza nelle uscite sui sentieri e sono tassative per girare in Bike Park ed approcciarsi ai salti in sicurezza.

Infine c’è sempre l’incognita che magari il fuoristrada non faccia per noi o che magari abbiamo acquistato la bici sbagliata per l’uso che intendiamo fare. Quindi valutare un usato, magari in una rivendita se si vuole maggior garanzia e facendosi aiutare da chi ne mastica di più, può essere un’ottima idea in ottica di provare e nel caso rivendere senza rimetterci particolarmente.

 3) ” LA taglia della bici si sceglie in base al tubo sella”

Tabella taglie Specialized
Specialized ha abbandonato da anni le taglie “classiche” per le taglie S-Sizing, un approccio basato sul Feeling di Guida.
 
 

Questo è il classico consiglio dispensato da chi di MTB non ne sa o viene dalla bici da strada ed è rimasto letteralmente fermo al Giro D’Italia vinto da Coppi nel 1940.
Nelle MTB moderne le taglie sono molto più “relative” tanto che anche all’interno dello stesso marchio si possono trovare MTB con misure completamente diverse ma consigliate per lo stesso “range” di altezze.
Sulle mountain bike moderne la scelta della taglia andrebbe presa sulla base dei parametri della geometria del telaio come il Reach, lo Stack, il Tubo sella Virtuale ecc. Tutti i produttori mostrano sempre una tabella con queste quote nelle loro schede prodotto, e se lo fanno è perché chi acquista ne possa tenere conto.

A creare ulteriore confusione e difficoltà nella scelta ovviamente entrano in gioco anche i gusti personali e le “filosofie” costruttive: ad esempio nell’ambito trail/enduro (ma in parte anche nel cross country) negli ultimi anni sta andando di moda il concetto Long Slack Low. Questa filosofia costruttiva vede telai lunghi (valori di reach maggiori), “aperti” (quindi un angolo di sterzo più acuto) e “bassi”.
Per “basso” però si intende il BB drop (cioè tracciando una linea che passa tra i 2 mozzi delle ruote quanto il movimento centrale risulta più basso) poiché con l’avvento delle ruotone da 29 le MTB sono, all’atto pratico, diventate più alte.

Molto spesso poi ci si potrebbe ritrovare a cavallo di due taglie senza sapere se si vuole una bici più piccola e agile oppure una più lunga e stabile.
Inoltre si può sempre cambiare manubrio e attacco manubrio per adattare la bici a noi.
Anche qui, il consiglio ovviamente è quello di cercare di provare più MTB possibili e anche varie taglie dello stesso modello. In particolare se si è “in mezzo” a due taglie.

 4) ” Prendi quel marchio che sicuramente ti trovi bene”

Santacruz 5010
Una povera Santacruz sicuramente usata in modo improprio
 

Vige il detto “Marchio che scegli, filosofia che trovi” e non sempre corrisponde a quello che si cerca o che si adatta meglio alle nostre caratteristiche.
Quindi cercare di informarsi, valutare le bici nella loro interezza, sfruttare a pieno i test di guida gratuiti alle fiere e scegliere prima di tutto basandosi sulle nostre sensazioni è una ricetta vincente.
Ma mi raccomando, il brand da sfoggiare dovrebbe essere secondario e non dettare la scelta su un prodotto che non fa per noi, perchè la bici si guida in primis, farsela invidiare non basta. 

 5) “ma cosa ti prendi una bicicletta così spinta che sicuramente non la sfrutti”

 
Propain Spindritf e Radon Render
Propain Spindrft Mullet e Radon Render sono due esempi di MTB con escursioni “importanti”
 

A questo genere di frasi vorrei rispondere che non hanno tutti i torti ma si sa che in primo luogo la scelta è comunque guidata dalla pancia: ci fa gola quella mega endurona che più che enduro è una Freeride pedalabile con una enorme forcella con steli da 38mm e 190mm di escursione? Allora la domanda non è tanto “ti serve?”, ma dev’essere “riuscirei a sfruttarla a pieno con le mie capacità attuali?”.
Detto questo ovviamente i mezzi di questo tipo non sono fatti per le ciclabili ma sono fatti per i Bikepark pertanto risulterebbero sfiancanti da pedalare, non tanto per il peso quanto per la loro inefficienza (anche se esistono modelli con oltre 160mm di escursione posteriore estremamente efficienti da pedalare).

 6) “Prendi sempre il modello con il montaggio
migliore che va sempre meglio”.

Cane Creek Double Barrel Kitzsuma
Cane Creek Kitsuma Air è un monoammortizzatore estremamente personalizzabile nelle regolazioni e abbastanza intuitivo, ma sicuramente non per una persona a “digiuno” di sospensioni.
 
 

È un consiglio che si sente spesso ma personalmente non ne ho mai capito il senso.
Per un amatore e soprattutto per un principiante è una scelta sia onerosa sia molto spesso contro producente.
Intendiamoci, una bicicletta con delle sospensioni top di gamma con 4 registri idraulici e trattamenti sbrilluccicosi, il cambio elettronico da 1000 euro e componenti all’ultimo grido è un gingillo che crea invidia e a cui, anche per via del costo, ci affezioneremo in maniera morbosa.
Ma, molto spesso, la complessità della sospensione può mettere in crisi e un setting errato può causare veri e propri “incubi” quando il sentiero si fa impervio e noi siamo già al limite delle nostre abilità.
Come anche una trasmissione molto pregiata in caso di danni accidentali (ma anche di manutenzione “straordinaria” come la sostituzione di cassetta, catena e corona a fine vita) può far versare lacrime amare. 
Quindi ben venga prendersi la bici con il montaggio intermedio o base, ben vengano le sospensioni con 2 registri idraulici e le trasmissioni MTB di fascia “entry level” come la Sram NX o la Shimano Deore.
Al massimo il tempo e l’esperienza possiamo sostituire le componenti che più ci “limitano” con qualcosa che ci aggrada di più.

 

In conclusione l’unico consiglio che mi sento di dare è che indipendentemente dal mezzo che si andrà a comprare, l’unica cosa importante è divertirsi in compagnia.

Wired Ride

 

1 commento su “6 CATTIVI CONSIGLI PER UN NEOFITA”

  1. Ottimo articolo, complimenti! Alcuni punti sono da ripassare non solo per i neofiti, ma anche per chi ha un pò di esperienza, in particolare il punto 6!

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