MAG Bike è un marchio che si affaccia alla bike industry con lo scopo di innovare e riscrivere i canoni del mercato. In questa intervista realizzata con Lisa e Stefano Pasquin andremo a conoscere MAG Bike e il loro progetto.
ETHERNUM TECNOLOGY, PASSIONE E RICERCA TUTTA IN FAMIGLIA
Siete un marchio giovane nato nel 2019 dalla startup Eternum Technology. Ci puoi raccontare come mai avete intrapreso questa avventura?
Tutto è nato un po’ per caso dopo che mio fratello acquistò una E-MTB. Mio padre provò quella bicicletta e si trovò estremamente male. Così decise di informarsi e vedere cosa si poteva sviluppare in ambito ciclo che fosse realmente innovativo e diverso. Da qui nacque una ricerca su quale materiale utilizzare per il telaio che fosse più leggero dell’alluminio, effettivamente riciclabile, senza saldature e affidabile.
Di fatto Ethernum Technology è una startup di ricerca e sviluppo a conduzione familiare e attualmente siamo solo in 3 persone e collaboriamo con ingegneri esterni che ci aiutano nello sviluppo del progetto.
Quale era lo scopo di Ethernum Technology?
Lo scopo era quello di ricercare un nuovo modo di produrre telai. A tale scopo abbiamo contattato il prof. Franceschini Giordano dell’università di Perugia. Un Ingegnere con esperienza nello sviluppo di prototipi per le competizioni nella Formula 3 che conosce molto bene la lega di Magnesio AZ91. Attraverso il suo “know how”, l’aiuto di un altro ingegnere tedesco e la nostra visione siamo riusciti a creare la ET.1 commercializzata sotto il marchio MAG Bike.
MAG BIKE: CUORE ALTOATESINO, SCHELETRO IN MAGNESIO
Per questo motivo avete scelto il magnesio?
Sì, in realtà si tratta di una lega che contiene il 91% di magnesio e che non si riesce a saldare.
Questa lega ha il nome commerciale di AZ91 ed è molto diversa dalle leghe normalmente utilizzate.
Infatti quando si vedono telai in lega di magnesio saldati, questi non hanno un’alta percentuale di magnesio. La lega di Magnesio AZ91 inoltre è una delle migliori leghe da utilizzare in pressofusione, nata per realizzare tanti componenti delle automobili e delle moto da competizione. Attualmente in ambito MotogGP e F1 quando si parla di Lega di Magnesio spesso si intende proprio la AZ91.
Quale significato sta dietro la sigla “ET.1”? E perché avete chiamato il vostro marchio “Mag Bike”?
La risposta è semplice: ET sta per Ethernum Tecnology mentre MAG Bike sta per Magnesium Bike.
Avete già in produzione la vostra ET.1?
No,andrà in produzione a breve. Attualmente i prototipi sono stati realizzati attraverso la tecnica di fusione a terra che ci ha permesso di abbassare leggermente i costi di ricerca e sviluppo, avere già un prototipo guidabile e comunque molto simile a ciò che sarà la MAG Bike ET1 definitiva.
Il telaio pressofuso sarà più resistente, leggero, robusto e affidabile perché sarà stampato.
Il telaio è realizzato in Italia?
Sì, e ci impegneremo affinché MAG Bike resti un marchio italiano.
Perché avete scelto il motore Brose S Mag?
La scelta del motore Brose S Mag è stata fatta perché è un motore con carter in lega di magnesio e offre un ottimo rapporto tra potenza e autonomia. Infatti questo motore sviluppa 90 NM ed è stato abbinato a un pacco batterie da 725 Wh. Un ottimo compromesso per l’uso All Mountain.
Ci potete spiegare in cosa consiste la “viteria semplificata”?
La nostra Mag Bike ET.1 ha viti in lega di Titanio con testa esagonale da 4mm. Ciò permette a noi di ridurre i tempi di assemblaggio e allo stesso tempo di rendere più facile la manutenzione per il cliente.
Ovviamente sappiamo bene che in certi punti una testa esagonale a brugola può risultare sottodimensionata per le coppie di serraggio, ma noi di MAG Bike abbiamo trovato una soluzione al problema (però è “TOP SECRET”).
Sebbene la MAG Bike ET.1 non sia ancora in produzione, potete anticiparci qualcosa riguardo alle sospensioni e al loro funzionamento?
Ad esempio ci siamo voluti affidare a un classico schema “Four-Bar” con giunto Horst e sospensione montata praticamente orizzontale.
Ciò ci ha permesso di realizzare una cinematica progressiva che offre sempre più sostegno con l’affondamento nell’escursione e risulta compatibile sia con ammortizzatori a molla che con ammortizzatori ad aria.
Per gli ammortizzatori abbiamo scelto Cane Creek, un marchio intrecciato a doppio filo con la storia della MTB (hanno inventato la serie sterzo AHEADSET) che realizza due mono ammortizzatori poco conosciuti ma estremamente validi: il DB Kitsuma Coil e il DB Kitsuma AIR.
Infine la Cane Creek Helm MKII Air è una forcella affidabile che offre buone prestazioni e un peso contenuto rispetto ad altre forcelle.
Come mai avete scelto di fare la MAG Bike ET.1 Mullet?
La ET.1 è una E-MTB nata per l’All mountain con una ispirazione al mondo delle moto da fuoristrada. Nelle moto da fuoristrada si usa una ruota più piccola al posteriore per dare agilità e abbassare il baricentro del mezzo. Noi abbiamo scelto lo stesso approccio e di abbinare una gomma plus in modo da avere tanta trazione per sfruttare al meglio il motore nelle salite tecniche e allo stesso tempo avere più agilità e divertimento in discesa.
In che taglie verrà prodotta la MAG Bike ET.1?
Sicuramente faremo la MAG Bike ET.1 almeno in due taglie, forse anche tre. All’incirca cercheremo di accontentare la maggior parte delle persone creando una E-MTB adatta sia per le persone alte intorno ai 170cm che per le persone più alte. Noi puntiamo sia al mercato italiano che al nord Europa, per questo motivo vogliamo realizzare un prodotto che possa andare bene sia alle persone di statura più minuta che a quelle più alte.
Tra le altre caratteristiche interessanti c’è anche la scelta di utilizzare un impianto frenante Hope Tech V4. Un impianto estremamente potente e costoso, come mai questa scelta?
Sono dei freni che assomigliano molto a quelli utilizzati sulle moto, infatti è un freno potente e modulabile di alto livello in modo tale che il cliente finale non abbia da dover modificare e sostituire componenti. Inoltre si tratta di un freno in grado di ospitare un disco spesso ben 3.3mm quindi maggiore robustezza e migliore controllo della temperatura di esercizio, cose indispensabili per una E-MTB. Infine è ricavato dal pieno al CNC (e dopotutto anche l’occhio vuole la sua parte).
I vostri prototipi sono dotati di cambio elettronico Sram ASX. Sarà possibile installare un cambio meccanico a cavo?
Assolutamente sì, sebbene sia un “downgrade” perché il telaio è compatibile con lo standard Sram UHD. Il motivo di questa scelta è semplice: i cambi elettronici come i nuovi Sram ASX sono cambi molto affidabili che non hanno bisogno di molte regolazioni. Inoltre se succedono danni al cambio è possibile sostituire le componenti rotte senza cambiare tutto il cambio. In ogni caso saremo sempre disponibili a fornire tutta l’assistenza ai clienti in zona.
Darete la possibilità di scegliere la vostra ET.1 in più colorazioni?
Assolutamente sì, attualmente siamo sicuri di questo nero e questo blu elettrico ma stiamo provando altre colorazioni. Puntiamo ad avere comunque una scelta elegante, sportiva e unica che richiami il mondo delle auto.
MAG BIKE: IL FUTURO DELLA BIKE INDUSTRY PASSA DA BOLZANO
Cosa vi aspettate dal 2024?
Abbiamo grandi aspettative e puntiamo a vendere almeno 1000 unità di Mag Bike ET.1 e duplicare le vendite per il 2025. E’ un obbiettivo ambizioso ma abbiamo già delle richieste e stiamo definendo delle collaborazioni con Hotel e noleggi della zona.
Avete intenzione di fare altri modelli di biciclette in futuro?
In realtà stiamo già lavorando ad ampliare la gamma e negli anni vogliamo affiancare alla ET.1 una MTB tradizionale “muscolare”, una city bike assistita e una bici da corsa. Sulle BDC ci sono stati tanti marchi che hanno provato la strada del magnesio ma l’hanno scartata per la difficoltà di produzione e i costi.