Il SAG è un parametro molto importante nel setup delle sospensioni. In questo articolo in collaborazione con Freeridebike.it spiegheremo cos’è, come andrebbe regolato e sia in grado di influenzare il comportamento del mezzo.
Per chi non lo sapesse il termine SAG in italiano significa “abbassamento”. Si tratta di un valore espresso in percentuale che mette in relazione la corsa totale della sospensione con la corsa utilizzata per sostenere il peso del rider.
Il SAG è fondamentale per il corretto funzionamento di qualsiasi sospensione su qualsiasi mezzo: dalle autovetture alle moto, fino alle MTB che ovviamente ne sono dotate.
Infatti con il SAG si vanno a influenzare:
- comportamento della sospensione
- assetto dinamico del mezzo
- distribuzione dei pesi
- trazione delle gomme
PERCHE’ SI SENTE PARLARE PIù DI PSI E MENO DI SAG?
Normalmente il SAG non viene molto considerato dai riders che spesso preferiscono affidarsi unicamente ai valori di PSI letti sul manometro della pompetta. Questi valori poi vengono confrontati con quelli riportati sulle tabelle dei produttori che consigliano la pressione in base al peso (ma il discorso vale anche con le molle meccaniche) e, se non è uguale, aggiustano di conseguenza.
Regolare una sospensione in questo modo sarebbe fin troppo facile. Purtroppo non è così, poiché tali tabelle non tengono conto della geometria della MTB, della situazione specifica e dello stile di guida.
Inoltre le pompette che molti amatori utilizzano sono economiche quindi è molto improbabile che i manometri siano precisi e affidabili.
Pertanto sarebbe meglio non affidarsi ciecamente ai PSI, preferendo invece la misurazione della percentuale di SAG che vogliamo ottenere e infine anche le nostre sensazioni in sella.
I PSI possono comunque tornare utili se li si usa per approntare una regolazione iniziale che poi andrà rifinita con quella SAG.
Inoltre, confrontando la pressione ottenuta attraverso il SAG con quella della tabella, possiamo stabilire in maniera più semplice il setup iniziale dell’idraulica.
In questo modo otterremo una regolazione della sospensione di qualità superiore.
COME REGOLARE IL SAG
Prima di entrare nel dettaglio su come il SAG influenza la MTB, è meglio capire come regolarlo. Si tratta infatti di una regolazione che va fatta su tutte le sospensioni, che siano queste a molla o ad aria. L’operazione è estremamente semplice e non richiede strumenti particolari.
A questo scopo basta un o-ring/fascetta di plastica, una pompetta ad alta pressione (HP) specifica per sospensioni (se si hanno sospensioni ad aria), un metro, una calcolatrice e se possibile l’aiuto di un amico per velocizzare la procedura.
Nelle sospensioni ad aria per variare il SAG basta semplicemente gonfiare o sgonfiare la sospensione con l’apposita pompetta. Mentre per le sospensioni a molla è richiesta la sostituzione della molla stessa oppure, entro certi limiti, bisogna agire sulla ghiera di precarico.
Per scegliere la molla giusta per gli ammortizzatori “coil” esistono vari programmi e siti online a cui affidarsi in modo da avere una “stima” iniziale. Resta però il fatto che saremo comunque “noi” a dover verificare se effettivamente la stima offerta da questi “programmi” è giusta.
In ogni caso per questo tipo di ammortizzatori il mio consiglio è quello di dotarsi di pazienza e nel caso di investire su tre molle, una un poco più morbida di quella “ideale” e una un poco più dura. In tal modo si sarà sempre preparati per ogni circostanza e si potrà decidere quale molla utilizzare per il contesto che andremo ad affrontare.
In ogni caso vi lascio il link al foglio di calcolo con l’algoritmo sviluppato da Freeridebike.it.
Il SAG inoltre andrebbe controllato ad ogni uscita poiché in questo modo andremo ad adattare la sospensione al peso effettivo che abbiamo in quella giornata. Il nostro abbigliamento (protezioni) e l’attrezzatura che portiamo con noi sulla bici possono incidere di molto sul SAG.
Nel caso delle sospensioni ad aria verificare il SAG ci permette anche di accorgerci subito se abbiamo un ammortizzatore o una forcella che perde aria.
Se si hanno sospensioni ad aria molto spesso si ha una camera negativa pneumatica che serve per ridurre l’energia necessaria a muovere la sospensione nei primi centimetri di escursione. Molti marchi come Rockshox e Fox hanno un sistema che fa equalizzare le due camere autonomamente e quindi non bisogna gonfiarle entrambe. In altri brand come DVO (se volete saperne di più sulla DVO Onyx link all’articolo) esiste una vite di precarico della molla (OTT) per dare la sensibilità adeguata nella fase iniziale dell’escursione.
PERCHE’ IL SAG E’ COSI IMPORTANTE?
Come detto sopra, attraverso il SAG si determinano tantissimi aspetti del comportamento del mezzo compresa la distribuzione dei pesi.
Il SAG garantisce alla sospensione dei millimetri di escursione indispensabili per mantenere la gomma attaccata al terreno quando si va incontro ad avvallamenti e garantire la trazione.
Un SAG minore porta ad avere una sospensione più sostenuta e meno sensibile alle asperità, un SAG maggiore invece porta ad avere una sospensione meno sostenuta ma più sensibile.
Ciò implica che al variare del SAG aumentano o diminuiscono le vibrazioni percepite, al contempo aumentare o ridurre il SAG ci porta a variare l’assetto stesso del mezzo, spostando la distribuzione dei pesi e aumentando o riducendo i valori effettivi di angolo sterzo e di conseguenza l’avancorsa.
Va inoltre ricordato che le case produttrici di MTB normalmente dichiarano le geometrie in posizione “statica”, cioè con le sospensioni completamente estese.
Quindi, indipendentemente dai valori scelti, la geometria effettiva del mezzo quando guidiamo non sarà mai uguale alla geometria dichiarata.
SAG STATICO VS SAG DINAMICO – FACCIAMO CHIAREZZA
Chi è avvezzo al mondo delle moto da cross ed enduro (ma anche strada), sa bene che esistono due valori di SAG: uno “Statico” e uno “Dinamico”.
SAG STATICO
Per SAG statico si definisce la quantità di abbassamento della sospensione sotto il peso del veicolo comprensivo di tutti i liquidi e senza il guidatore
SAG DINAMICO
Per SAG dinamico si definisce la quantità di abbassamento della sospensione sotto il peso del veicolo comprensivo di tutti i liquidi e con il guidatore, cioè del veicolo in ordine di marcia.
In MTB e in E-MTB il SAG statico, a livello pratico, non esiste. Ciò è dovuto al fatto che, sebbene la bicicletta abbia un suo peso, questo risulta una frazione minoritaria del peso totale del sistema bicicletta + rider e non è sufficiente a far affondare le sospensioni.
Quindi quando si parla di SAG in MTB ci si riferisce esclusivamente al SAG dinamico
Come si può vedere l’ammortizzatore senza il rider risulta completamente esteso nonostante la MTB sia appoggiata al terreno
COME DECIDERE IL SAG IN BASE ALLA PROPRIA MTB
Non esiste una regola o un valore perfetto di SAG, infatti questo dipende da caratteristiche costruttive della sospensione e del leveraggio, dallo stile di guida, dal terreno e dal percorso stesso.
In generale una regola comune è che all’aumentare dell’escursione anche la percentuale di SAG necessario aumenta.
Ad esempio per quanto riguarda le forcelle, su una MTB da XC il SAG generalmente è intorno al 10%, mentre su una MTB da DH si va dal 20% fino a al 30%.
Di norma per forcelle con 80-120mm di escursione si consiglia un SAG compreso tra il 10% e il 15%, per sospensioni con 120-160mm ci si aggira tra il 15% e il 25%. In fine per sospensioni con più di 160mm si consiglia tra il 20% e il 30%.
Per l’ammortizzatore posteriore invece i valori utilizzati in ambito “gravity” (dal trail/all mountain fino al downhill) sono lievemente più alti, dal 20% di SAG fino al 35% a seconda del “leverage ratio” (il fattore di moltiplicazione che da la corsa totale della ruota posteriore) e della curva di progressione.
Queste però non sono una vera e propria regola bensì delle valutazioni empiriche.
IL SAG VA CAMBIATO IN BASE ALLO STILE DI GUIDA E AL TIPO DI PERCORSO
Ad esempio esistono atleti che praticano Freeride estremo con sospensioni a lunga escursione che preferiscono mantenere valori di SAG contenuti mentre altri valori ben più alti.
Tutto dipende sempre dalle esigenze della MTB e dal proprio stile e dalla propria preferenza.
Capire il SAG necessario non è semplice, infatti l’unico modo è tramite prove ed errori nonché la valutazione stessa del percorso.
Se ad esempio il sentiero che si va ad affrontare è scorrevole e privo di asperità la sospensione non deve copiare avvallamenti e conviene avere un SAG ridotto per poter trasferire al meglio tutti gli input che diamo al mezzo.
Invece se il sentiero presenta molte asperità la sospensione dovrà lavorare maggiormente per copiare il terreno e per farlo deve avere più SAG.
Anche questa regola è sempre valida? NO!
Infatti dipende molto anche dal tipo di sospensione, dal setup della idraulica e da quanto essa sia progressiva.
Avendo un SAG abbondante per sostenere un percorso molto “scassato” c’è il rischio che in un eventuale forte impatto, come ad esempio quando si atterra da un salto, si vada a “pacco” (cioè un fondo corsa estremamente violento tanto da mandare la sospensione al limite dell’affondamento).
Per ovviare a tali inconvenienti nelle sospensioni ad aria esistono dei riduttori di volume (tokens) che permettono di aumentare la curva di progressione della sospensione ad aria in modo tale da rendere la sospensione più sostenuta nei fondo corsa.
Per di più lo stile di guida influenza tantissimo la scelta del SAG: più la guida è aggressiva e attiva (vedi chi pratica Freeride estremo), più si imprime forza alle sospensioni. Di conseguenza queste ultime dovranno essere più sostenute sia per trasmettere al meglio il “comando” alle ruote sia per evitare i fondo corsa violenti.
Le caratteristiche stesse della MTB e dello schema sospensivo possono giocare un ruolo fondamentale nella scelta del SAG: se si ha un telaio che tende a cambiare assetto durante la guida (come ad esempio su una MTB Hardtail la quale non avendo ammortizzazione posteriore tende a chiudersi di angolo sterzo e allungarsi di Reach) avere un SAG più basso può dare più confidenza poiché avremo una geometria più stabile e meno soggetta a variazioni durante l’uso.
Dall’altro lato se consideriamo una MTB con un telaio particolarmente rigido o un leveraggio dell’ammortizzatore estremamente progressivo, si possono avere più vantaggi con un SAG maggiore al posteriore perché permette di assecondare meglio il terreno e avere meno vibrazioni.
In conclusione il SAG è forse la regolazione più importate in una sospensione poiché a cascata va a influenzare tutto, dal comportamento della sospensione stessa fino al comportamento generale del mezzo.