Zerode Taniwha Mullet Enduro: Un mostro leggendario che viene da lontano!

Zerode Bikes è un marchio Neozelandese attivo dal 2011 ma che affonda le proprie radici nei mitici anni ‘90, agli albori della MTB.
Non a caso la Zerode Taniwha Mullet Enduro è una MTB estremamente essenziale e razionale ma che fa della classicità la sua più grande innovazione.

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PARTIAMO DAL PRINCIPIO:
ZERODE BIKES, UN POCO DI STORIA

 

Rob Metz, il fondatore di Zerode Bikes, ha iniziato il suo viaggio nel mondo delle MTB negli anni ‘90. Fin da subito aveva notato però i limiti delle MTB dell’epoca: poca escursione, poca stabilità e un comportamento in generale non proprio adatto alla discesa.

zerode taniwha mullet enduro pinion c1.9 c1.12 smart shift grip shift mtb ROB METZ
Photo by BikeRoar

 

Così, nel 2001 decise di costruirsi il suo primo prototipo in garage: una High Pivot con cinematismo pesantemente ispirato dalle moto, reggisella telescopico (letteralmente il “futuro” nel 2001 e pochi riguardi per la bilancia.

Da quel prototipo in 10 anni passò dal garage alla produzione in serie con il lancio della Zerode G1, una DH High Pivot pensata per avere il miglior accentramento possibile delle masse a tutto vantaggio dell’agilità e delle prestazioni.

Rob Metz fin da subito si era accorto degli svantaggi dati dal cambio tradizionale: esposto agli impatti, delicato e che porta molto peso all’asse posteriore.
Per tale motivo, fin dal secondo prototipo, The Dolph,
ha iniziato a “sperimentare” con le trasmissioni con cambio di tipo GearBox.

Ciò ha portato Zerode Bikes a “incontrarsi” con l’azienda tedesca Pinion che, proprio in quel periodo vedeva i suoi fondatori lanciare il più famoso cambio Gearbox al mondo.

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ZERODE Bikes: un approccio completamente differente alle MTB

Venendo al giorno d’oggi Zerode Bikes produce tre modelli:

La Zerode G3, una DH High Pivot costruita intorno al cambio Pinion C1.6

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 Zerode Bikes G3, photo powered by Zerode Bikes

La Zerode Katipo 29er, una Enduro/Trail pensata per le persone sopra i 173cm

Zerode katipo Enduro Smart.Shift. Photo powered by Zerode Bikes

La Zerode Taniwha Enduro/Trail, venduta sia in configurazione Mullet che 27.5 e pensata per persone fino ai 186cm di altezza.

zerode taniwha mullet enduro pinion c1.9 c1.12 smart shift grip shift mtb G3

La Katipo e la Taniwha sono due MTB che condividono campo di applicazione, stesso schema sospensivo e dotazione. Entrambe le MTB sono vendute sia in versione Trail con escursione posteriore da 140mm che in versione Enduro con escursione posteriore di 160mm.
Ne consegue che parlare di una significa parlare in parte anche dell’altra.

LA ZERODE TANIWHA MULLET IN TEST

Quando nel 2023 contattammo Zerode Bikes Europe, Hugo Wals ci chiese di essere pazienti perché per il 2024 avrebbero presentato una novità molto interessante.

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Così subito dopo Pasqua ci arrivò una Zerode Taniwha Mullet Enduro molto particolare dotata di un cambio Pinion C1.9i Smart.Shift e di proprietà di Jorrit Wijsen, un dipendente ed Atleta di Zerode Bikes Europe.

Le particolarità di questo modello però non si fermano qui:

  • Freni Shigura (leve Shimano Saint e pinza Magura MT5)

  • Decals personalizzate

  • Ruote Hope Fortus 2023

  • Cavi e guaine lunghe per permettere i bar-spinn e i Trick.

 

Il resto della dotazione si completa con forcella Fox 38 Float kashima 2023 con cartuccia GRIP2 ed escursione 170mm, ammortizzatore Fox DHX2 coil con molla da 450mm (pitturata di grigio dal proprietario per qualche ragione), reggisella Bike Yoke Revive 2 da ben 185mm di escursione sormontata dalla sella WTB Volt, stem da 40mm Zerode esattamente come il manubrio carbon Z-Bar da 800mm e manopole odi. 

La trasmissione è una Gates Carbon Drive CDX con corone da 39 denti.

Il cambio in dotazione è un Pinion Smart.Shift C1.9i, un cambio molto interessante e “fulcro” intorno al quale è progettata l’intera bici.

La Taniwha Mullet Enduro in questo setup arriva a pesare ben 17.5kg con camera d’aria all’interno della ruota anteriore e inserto e liquido anti foratura nella ruota posteriore.

 

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Il cuore pulsante della Zerode Taniwha, il cambio GearBox Pinion

 

GEOMETRIE, TAGLIE E… ROBA DA NERD!

Diamo in pasto dei numeri al mostro leggendario!

La Zerode Taniwha Mullet Enduro presenta geometrie abbastanza tradizionali (tabella in basso) con un angolo sella meno verticale rispetto alla moda attuale. Ciò però non deve far ingannare: l’angolo sterzo a 64° e il Reach ben proporzionato rispetto alle taglie rendono la Zerode Taniwha Enduro in taglia M una MTB molto equilibrata anche grazie ai foderi carro inferiori da 437mm.

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Con la Zerode Taniwha Enduro Mullet in prova ci siamo permessi di effettuare alcune misurazioni aggiuntive per avere maggiormente chiara la messa in sella e le caratteristiche principali.
Infatti il Top Tube effettivo misurato è di circa 615mm e il front to center (misura molto importante per capire la distribuzione dei pesi come vedremo più avanti) è di circa 776mm.
La distanza effettiva tra il suolo e la protezione della corona è di circa 275mm.

Nelle tre taglie proposte da Zerode per la Taniwha si ha una differente lunghezza del tubo sella, del tubo sterzo e dei valori di Reach e Stack. Il carro resta però uguale tra le tre taglie come anche l’angolo sella e l’angolo sterzo. Ciò implica che l’efficacia in salita va via via a peggiorare mano a mano che la statura aumenta e si necessita di una taglia maggiore.

Nonostante ciò le geometrie restituiscono una MTB giocosa e compatta se si rispetta la tabella taglie.

E’ molto interessante la scelta di adottare telescopici con escursione differente per le tre taglie con un ragguardevole 213mm di escursione in taglia L, mentre nelle taglie S ed M sono rispettivamente 160mm e 185mm.

Inoltre, la Zerode Taniwha Mullet può essere equipaggiata anche con forcelle da 160 e 180mm di escursione e di conseguenza le geometrie effettive variano molto anche in base alle componenti installate.
In ultima analisi sebbene lo spazio nel telaio possa ospitare un mozzo con 148mm di larghezza, la Zerode Taniwha come anche la sorella Katipo possono ospitare mozzi con standard PP 12×142.

 

Una sospensione pensata intorno alla trasmissione!

Il cinematismo della sospensione di tipo “Linkage Driven Single Pivot”, con il carro che ruota su un unico punto di fulcro sul telaio e l’ammortizzatore azionato grazie a un giunto e a un leveraggio, è semplice e pulito con un Axle Path che segue un semicerchio quasi perfetto.

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Axle Path della Zerode Taniwha Enduro Mullet.



Ne consegue che il funzionamento è facilmente prevedibile indipendentemente dal rapporto in cui si è ed è ottimizzato per avere valori di anti-squat ed anti-rise che variano relativamente di poco su tutta l’escursione. Purtroppo tali valori non sono dichiarati ma, ad un’analisi sommaria, restituiscono una sospensione attiva e sensibile ma allo stesso tempo abbastanza neutra sia in pedalata che in frenata.

Inoltre lo schema sospensivo ha caratteristiche progressive con un leverage Ration Medio di 2.53.

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Un grafico indicativo dei valori di Anti-Rise ed Anti-Squat della Zerode Taniwha Mullet Enduro.


La trasmissione
Gates Carbon CDX unita al cambio Pinion C1.9 consente alla Zerode Taniwha Mullet Enduro di avere delle masse estremamente accentrate in modo da avere un avantreno reattivo e al contempo preciso e un posteriore rapido in uscita di curva grazie all’assenza del deragliatore posteriore e del pacco pignoni.


PINIO C1.9i SMART.SHIFT, PARLIAMONE!!!

Tra le “robe da nerd” rientra questo piccolo gioiello di ingegneria tedesca, un cambio gearbox che negli ultimi anni si è guadagnato una fetta piuttosto fedele di appassionati nel mondo e che ha un po’ fatto ripensare il modo di concepire il ciclo in generale.

 

Il cambio Pinion è un cambio sequenziale strettamente ispirato da quelli adottati su auto e moto.

Per come è strutturato il cambio è possibile cambiare praticamente in ogni situazione e in frazioni di secondo è possibile passare dal rapporto più agile al rapporto più lungo.
La cambiata può avvenire per l’appunto che si stia pedalando a cadenze sostenute o che si sia fermi, l’importante è alleggerire lo sforzo sui pedali.

Tutto ciò è in bagno d’olio e sigillato in una scocca in lega di magnesio che garantisce una resistenza all’acqua e agli agenti esterni. Infatti la manutenzione consiste in un semplice cambio olio ogni 10.000km (o ogni anno) per quanto riguarda la scatola cambio. Mentre la trasmissione Gates Carbon CDX garantisce una vita utile compresa tra gli 8000 e i 12.000km senza interventi particolari, solo una semplice pulita con dell’acqua per evitare che la sabbia o altri contaminanti vadano a rovinarne la struttura. In ogni caso la trasmissione Pinion C1.9 offre un ragguardevole range totale di rapporti del 568% con un salto del 24,3% tra un rapporto e l’altro.

 

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Queste caratteristiche permettono a questo cambio a 9 velocità di avere sia un allungo maggiore rispetto ad una classica trasmissione con monocorona da 32 denti che una prima marcia estremamente corta, aspetto molto utile su una MTB dal peso in ordine di marcia ragguardevole.
Il peso di questo cambio si attesta intorno ai 2000gr a cui bisogna aggiungere cinghia, tendicatena, corone e batti cinghia posteriore ed è facile assumere che tutta la trasmissione superi i 2500gr.

 

Smart.Shift: l’uovo di colombo dei cambi elettronici!

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Un’altra caratteristica molto interessante della Zerode Taniwha Mullet Enduro in prova è il cambio elettronico Smart.Shift sviluppato da Pinion in collaborazione con Mahle.

Si tratta a tutti gli effetti di un cambio elettronico alimentato da una batteria da 3500mha (più o meno la stessa capacità di una batteria di uno SmartPhone) che garantisce ben 20.000 cambiate con una ricarica per un totale di circa 100h di attività. 

 

Il cambio è composto da tre unità: oltre alla già citata batteria, il comando TE1 a palette (che sostituisce il famoso e controverso GripShift), e la centralina di controllo connessa all’attuatore del cambio (un semplice motorino elettrico).

Caratteristica particolare del Pinion Smart.Shift è che non è “wireless”: tutto è collegato via cavi
Un aspetto che per certi versi è in controtendenza agli standard attuali per cui ogni componente della trasmissione è alimentato da una sua batteria. La ricarica avviene attraverso il carica batterie fornito insieme alla trasmissione, basta scollegare il connettore 6 pin sulla MTB e sfruttare il metro di cavo di ricarica. In alternativa, sulle Zerode bisogna rimuovere la custodia dal telaio utilizzando due chiavi esagonali da 5 e 6m ed estrarre la batteria.

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Comando Pinion TE1

Il comando TE1 è progettato per essere privo di manutenzione e impermeabile secondo lo standard IP66. Inoltre è compatibile con gli standard MatchMakerX di Sram e ShiftMix 3 di Magura per garantire una integrazione con le leve freno.
Il cambio è dotato anche di un’interfaccia BlueTooth che permette attraverso l’app di decidere se invertire i comandi del cambio, di decidere con quale marcia partire e addirittura a quale cadenza cambiare rapporto!
Per nostra sfortuna queste ultime due caratteristiche non siamo riusciti a provarle poiché, essendo un prototipo, non sono state implementate.

Inoltre, il sistema Smart.Shift permette anche di ottimizzare il funzionamento del cambio anche in quelle situazioni in cui di norma il GearBox Pinion è sempre stato debole: cioè le cambiate sotto sforzo.

Infatti, per come è pensato il sistema il motorino dell’attuatore fa diversi tentativi per innestare la marcia ricercando il “punto morto” della pedalata permettendo di cambiare mentre si pedala anche a cadenze più basse e parzialmente sotto sforzo.

pinion smart.shift app C1.9
pinion smart.shift app C1.9

Un sistema ancora migliorabile!

Nel caso in cui si fallisca ad innestare la marcia per diverse volte il cambio potrebbe restituire un “errore” segnalato da una spia rossa. Tale situazione si risolve semplicemente scollegando e ricollegando la batteria!
Un altro aspetto migliorabile è l’assenza delle cambiate multiple: a differenza del comando GripShift “tradizionale” al momento il comando Pinion TE1 non permette di eseguire cambiate multiple mantenendo premuti i pulsanti.
In fine sebbene il design e l’ergonomia siano ottimi e la qualità costruttiva sia buona, il comando Pinion TE1 ha comunque un aspetto “plasticoso” che mal si coniuga con la tecnologia e la qualità del prodotto.

BASTA CHIACCHIERE, LA TANIWHA IN AZIONE!

La Zerode Taniwha Mullet Enduro come detto in precedenza è una MTB pensata intorno alla teoria dell’accentramento delle masse, teoria secondo la quale più le masse sono accentrate, maggiore sarà la reattività del mezzo e di conseguenza l’agilità.
Quindi, come va questa endurona da 17kg?

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La Zerode Taniwha Mullet Enduro in salita

Bisogna dirlo, non è una scalatrice per natura ma lei non lo sa e si arrampica comunque!
Sebbene il tubo sella non sia tra i più verticali, il baricentro basso garantito dal Pinion C1.9 permette di mantenere l’anteriore abbastanza ben ancorato al suolo anche sulle pendenze più ripide.
Il cambio Pinion C1.9 offre una prima marcia molto corta che si rivela estremamente utile nelle pendenze più ripide ma la spaziatura tra i vari rapporti è molto ampia.

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Ne consegue che in alcuni contesti ci si può trovare a metà tra due rapporti e bisogna adattare la propria cadenza o a un rapporto più agile di quello che vorremmo o a un rapporto più duro.
Inoltre, essendo che il perno del movimento centrale ha un suo ingaggio, il gioco che ne deriva è abbastanza alto.
Questo aspetto non è di alcun fastidio nel 90% delle situazioni in salita in cui si pedala su strade forestali e/o asfalto.
Ma può essere
estremamente fastidioso quando si cerca di fare punti più trialistici dove un ingaggio migliore sicuramente fa la differenza.
Fortunatamente Zerode Bikes in entrambi gli allestimenti Voyger e Deluxe adotta i fantastici mozzi Hope Pro5 che con i suoi 108 punti di ingaggio elimina quasi completamente il gioco del mozzo.
Per il resto la sospensione posteriore è ben ottimizzata e permette di pedalare anche con un ammortizzatore a molla con la piattaforma inerziale aperta senza avvertire il minimo movimento dovuto alla pedalata.
Ovviamente come per tutte le MTB chiede una messa in sella per avere il massimo durante i trasferimenti e per tale motivo bisogna valutare bene se mantenere la sella originale WTB Volt o sostituirla con qualcosa che più aggrada il proprio fisico.
Sicuramente non è la MTB da Enduro più veloce in salita, ma la Zerode Taniwha Mullet Enduro è comunque una bicicletta che ti preserva abbastanza bene le gambe per la discesa!

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La Zerode Taniwha Mullet Enduro in discesa

Se in salita il baricentro basso la rende una scalatrice sufficientemente efficiente, la discesa è dove la Zerode Taniwha risplende!
A primo impatto si avverte quanto la ripartizione dei pesi sia molto differente rispetto ad altre MTB da enduro: Più caricata sull’anteriore, baricentro basso e inerzia che ricorda vagamente le ebike!

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Una volta prese le misure e iniziata a dare confidenza si riesce ad avvertire quanto questa enduro sia una MTB stabile quanto basta per prendere pietraie e radici al massimo ed estremamente precisa in entrata di curva.
In uscita di curva e nei cambi di direzione sicuramente il setup Mullet fa avvertire maggiormente il posteriore più leggero rispetto a una MTB con trasmissione 1×12.
L’anteriore grazie alla fidata forcella Fox38 Grip2 aggredisce molto bene l’entrata di curva sebbene necessiti di un setup leggermente differente rispetto ad altre MTB.

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Infatti, per via della ripartizione differente dei pesi, all’anteriore conviene avere qualche PSI in più di quello che magari si avrebbe su altre MTB con geometrie simili. Per tale ragione è ancora più importante verificare il SAG e non basarsi unicamente sul manometro della pompetta!

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Per chi ama i salti e il FreeRide la Zerode Taniwha Mullet Enduro in questa configurazione è sicuramente una valida alleata: lo schema sospensivo Linkage Driven Single Pivot ha una buona sensibilità iniziale con un ottimo sostegno nella parte finale dell’escursione anche con un ammortizzatore Coil come il DHX2.
In questo contesto le ruote Hope Fortus 30 installate dal proprietario restituiscono una sicurezza senza pari e ci si può rischiare anche di fare qualche atterraggio pesante.

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Per quanto riguarda il feeling offerto dal manubrio Z-Bar carbon marchiato Zerode è una sorpresa: poche vibrazioni e una costruzione buona possono far ricredere anche gli scettici del manubrio in fibra di carbonio.
Il Rise da 25mm e il backsweep da 7mm restituiscono una posizione abbastanza caricata in avanti che potrebbe non piacere a tutti.
Nel complesso comunque la Zerode Taniwha Mullet Enduro è una MTB di carattere che chiede di essere conosciuta e capita ma che regala grandi soddisfazioni.

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Note a margine: I FRENI

Sebbene ci siano molti appassionati che li apprezzano, personalmente l’accoppiata leva Shimano Saint e pinza Magura non ci ha fatto entusiasmare. La frenata è progressiva ma la corsa della leva per arrivare ad avere una discreta incisività è abbastanza lunga e mal si coniuga con chi ha le mani piccole o preferisce avere le leve molto vicine al manubrio. Ne risulta un freno che tende ad essere spugnoso nelle primissime frenate.
La situazione migliora gradualmente con l’aumentare della temperatura senza però mai raggiungere la potenza aggressiva e prorompente tipica del Shimano Saint. Al contempo la modulazione e la costanza di rendimento degli MT5 ne risulta sacrificata.

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PER CHI É LA ZERODE TANIWHA MULLET ENDURO?

Per dare una risposta semplice, citando Seth di Berm Peaks, “per chiunque voglia fare poca manutenzione e girare tanto”.

La risposta più complessa invece è un “investimento”.

Il costo del singolo telaio completo di trasmissione in Europa parte dai 4995 euro a seconda della trasmissione scelta se Pinion C1.9 o C1.12 e se Smart.Shift o con comando GripShift.

Invece l’allestimento top di gamma “Deluxe” con cambio Smart.Shift, ruote carbon South industries su mozzi Hope Pro5, sospensioni Fox36 Grip2 all’anteriore e Fox Float X2 al posteriore e freni Magura MT5 costa 8790 euro. Un prezzo decisamente più in linea con la concorrenza a parità di montaggio.

É una MTB che per quanto riguarda la trasmissione fa della longevità e della affidabilità il suo più grande punto di forza. In fin dei conti la cinghia Gates Carbon CDX è paragonabile a una catena di alta gamma sia come prezzo che come qualità ma offre una longevità superiore. Inoltre si risparmia non poco sulla cassetta e, non avendo il cambio, il rischio di rotture è drasticamente ridotto.

Restando in tema di manutenzione, questa è decisamente facilitata da alcune scelte che vanno in controtendenza: il tubo freno che passa esternamente al telaio, la gestione dei cavi semplificata e non integrata nella serie sterzo incentivano sicuramente al Fai da Te.
Inoltre, se la vostra Zerode Taniwha Enduro Mullet vi stufasse, è possibile portarla da 160mm di escursione posteriore a 140 sostituendo il leveraggio dell’ammortizzatore e riducendo la corsa di quest’ultimo per renderla una Trail/All Mountain estremamente capace.

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Se foste interessati all’acquisto di una Zerode Taniwha Mullet vi rimandiamo al sito https://zerode.eu/.

Se invece volete vedere come si comporta abbiamo anche realizzato un video che potete trovare tranquillamente sul nostro canale YouTube Rolling Bears MTB.

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